Anice il digestivo per eccellenza

Anice il digestivo per eccellenza

L’Anice il digestivo per eccellenza

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L’Anice come digestivo. Se mettete piede nell’osteria di un piccolo villaggio lungo le coste del Mediterraneo vedrete degli anziani intenti a sorseggiare bevande a base di Anice. Si tratta perlopiù di digestivi tradizionalmente utilizzati per calmare i dolori di stomaco e facilitare la digestione. Ad esempio il Pastis in Francia, l’Ouzo in Grecia ed il Raki in Turchia. Gli scienziati hanno scoperto che il composto spasmolitico presente in codesta spezia è l’anetolo. Questo rappresenta l’ennesimo fattore a vantaggio della dieta mediterranea che la rende uno dei regimi alimentari più salutari al mondo.

Anice. Un rilassamento che nasce dall’interno

Se si osservano questi uomini immersi nel loro rituale a metà giornata, è evidente che appaiono contenti e rilassati, contenti di godersi la reciproca compagnia. Tale rilassamento tuttavia si esplica anche all’interno dell’organismo. la ricerca ha dimostrato che l’anetolo rilassa il sistema nervoso parasimpatico deputato al controllo della muscolatura del tratto digerente. Di fatto quando gli scienziati riscontrarono le proprietà calmanti dell’Anice, dichiararono che l’effetto rilassante legittima l’utilizzo di tale spezia nella medicina popolare.

anice verde semi pianta

Ma non solo: l’anetolo ne giustifica anche l’impiego anche nella medicina moderna. L’uso dell’Anice come digestivo e per trattare i disturbi della digestione è stato avvallato dalle Monografie della Commissione E, l’organismo tedesco che fornisce linee guida in ambito fitoterapico ai professionisti del settore, in Germania. Nello specifico indica che l’Anice può contribuire ad alleviare i seguenti disturbi:

  • Alitosi
  • Coliche
  • Crampi allo stomaco
  • Indigestione
  • Meteorismo
  • Stipsi

L’Anice rilassa inoltre la muscolatura del tratto respiratorio e la stessa Commissione segnala che i semi possono calmare gli spasmi bronchiali che provocano i sintomi dell’asma.

In un esperimento condotto in Medio Oriente, gli scienziati hanno osservato che l’anetolo agisce efficacemente nel ridurre gli spasmi digestivi allo stesso modo dell’atropina (commercializzata come Sal-Tropine), un farmaco acquistabile su prescrizione che viene utilizzato per lenire spasmi gastrici ed intestinali.

Alla scoperta dell’Anice

Gli antichi romani erano famosi per la loro golosità. Un banchetto tipico poteva includere carne di cammello, giraffa, cinghiale, ostriche, astici, scorfani e uccelletti. Dopodiché interveniva l’Anice come digestivo. Una fetta di torta cosparsa di semi d’anice detta mustaceus. Oggi, i discendenti dei romani, ottengono il medesimo effetto masticando semi d’anice tostati.

L’Anice è noto fin dall’antichità sia come aromatizzante che come medicina. Nel XIV secolo la domanda commerciale era così alta che il re Edoardo I d’Inghilterra intravvide un’opportunità per aumentare le entrate dichiarandola una droga tassabile. Il denaro fu poi utilizzato per le riparazioni e la manutenzione del London Bridge.

A parità di peso l’Anice è tredici volte più dolce dello zucchero, il che lo rende un ottimo candidato per il dessert sia esso costituito da una manciata di semi tostati, una torta o un digestivo dopo pasto.

Il gusto dell’Anice è riconoscibile anche in sciroppi e pastiglie per la tosse ove viene utilizzato, ancora una volta, sia come aromatizzante che come principio medicinale.

La Spezia in Cucina

L’inconfondibile gusto liquiriziato dell’Anice è simile a quello dei semi di finocchio, ma è più delicato e non lascia nessun retrogusto.

anice fiore semi

Negli Stati Uniti è soprattutto apprezzato nei dolci ma può essere anche impiegato nelle preparazioni salate. È possibile tostarlo e soffriggerlo con altre spezie per esaltare arrosti, curry, sughi al pomodoro e verdure stufate. È anche possibile utilizzarlo per aromatizzare torte salate, salse, marinate condimenti per insalate e salsicce.

Curiosità

Negli Stati Uniti la maggior parte dei semi di Anice, di forma ovale e di un colore che va dal giallo al verde, vengono importati dalla Turchia e venduti interi, spezzati o macinati. In ogni caso i semi sono così piccoli da non richiedere alcuna macinatura, e interi è il modo migliori di utilizzarli. Di fatto l‘aroma dei semi di anice comincia a perdere intensità piuttosto presto. Pertanto qualora vengano acquistati macinati, è bene consumarli nel giro di pochi mesi. I semi interi si mantengono per circa tre anni in un contenitore ermetico riposto al buio. 

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(fonte: Le Spezie che salvano la Vita. di Bharat B. Aggarwal - ed. Red!)

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Massimiliano Amantini

Si occupa della gestione dei contenuti, della loro personalizzazione grafica e della SEO dei siti BioTigullio5Terre.it e di TigullioTrekking.it . Lavora in ambito hardware per una linea di strumenti biomedicali. In passato si è adoperato nel campo della sistemistica e della realizzazioni di siti web costruiti in HTML e PHP. Autore di due piccoli volumi: "Un Ribelle Obbediente" e "La mia Sant'Anna - Una Famiglia in Marcia per la Pace e per il Clima"

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