Pepe Nero. Il Re delle Spezie

Pepe Nero. Il Re delle Spezie

Pepe Nero. Il Re delle Spezie

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Il Pepe Nero vanta una genealogia di tutto rispetto. Durante il Medioevo era considerato “Il re delle Spezie” ed era più prezioso dell’oro. Solo la gente ricca poteva permetterselo e lo status sociale si misurava in termini di quantità delle scorte di Pepe Nero. Durante il XV secolo quando la guerra delle spezie per il dominio del suo commercio si intensificò, le tariffe doganali aumentarono sino a trenta volte. Ciò indusse Cristoforo Colombo a salpare dalla Spagna verso ovest in cerca della Terra del Pepe, ma purtroppo era fuori rotta di circa 7000 miglia: la terra segreta terra la Costa del Malabar in India, ove ancora oggi viene coltivato il pepe più profumato del mondo.

Un Rimedio Millenario

La piperina, l’alcaloide presente nel pepe nero e responsabile del suo sapore piccante, è in grado di sollecitare le papille gustative che a loro volta stimolano il pancreas a produrre gli enzimi digestivi, oltre a tonificare il rivestimento delle pareti intestinali. Questo impulso iniziale, volto a migliorare la funzionalità e la velocità del processo digestivo, è estremamente utile nell’accelerare il “tempo di transito”, ovvero il tempo richiesto affinché il cibo attraversi tutto il tratto digerente. Infatti un tempo di transito lento è stato associato a numerosi problemi gastrointestinali dalla stipsi al tumore del colon.

Non solo il pepe aiuta a digerire meglio il cibo, ma anche a metabolizzare più rapidamente i farmaci. inoltre studi di laboratorio hanno dimostrato che la piperina può svolgere una funzione importante nella prevenzione o nel trattamento dei tumori (tumore del colon, carcinoma polmonare, carcinoma mammario).

pepe il re delle spezie

Un po’ di Pepe nella Vita fa sempre Bene

Recenti studi hanno dimostrato come il pepe nero possa migliorare la salute sotto numerosi altri aspetti:

  • Sollievo dall’artrite
  • Prevenzione del morbo di Alzheimer
  • Miglioramento delle funzioni Cerebrali
  • Miglioramento della Stabilità posturale nell’anziano
  • Miglioramento della Disfagia post-Ictus
  • Cessazione del fumo
  • Riduzione dell’Ipertensione
  • Prevenzione delle malattie cardiovascolari
  • Trattamento dell’Ipertiroidismo
  • Protezione dell’udito
  • Regressione della Vitiligine

Dal Seme alla tavola

Al pari dell’uva, anche il pepe nero cresce su pianti rampicanti perenni; tuttavia, i rampicanti del pepe si ergono ad un’altezza di 9 o 10 metri. La pianta ha foglie grandi e lucide con infiorescenze a spiga dette “Amenti” che si ricoprono di bacche, il frutto, appunto, di tale pianta. Dopo aver germogliato, le bacche assumono gradualmente un colore verde scuro, segno che sono pronte per essere colte ed essicate. Durante l’essicazione il rivestimento esterno delle bacche si inspessisce, diventa rugoso, oleoso e annerisce. A questo punto le bacche si sono trasformate nei grani di pepe, dal profumo caldo e penetrante e dal sapore pieno con una piccantezza che perdura. 

Non solo pepe nero

Tuttavia non tutto il pepe reperibile in commercio è nero.

Il pepe verde, ad esempio, proviene dalle bacche del pepe nero colte ancora immature ed immerse in acqua bollente, un accorgimento che disattiva gli enzimi della maturazione ed impedisce ai grani di annerire. Il pepe verde ha un sapore fresco e piccante, ma molto più delicato di quello nero.

Il pepe bianco è costituito dai frutti del pepe nero a cui è stato rimosso il pericarpo, portando così alla luce il nucleo liscio e color crema che è il seme. La rimozione del pericarpo è un’operazione complessa, fattore che spiega perché il pepe bianco sia considerato una spezia da gourmet e sia più costoso del pepe nero. Ha un’aroma più piccante ed acuto del pepe nero ma un retrogusto leggermente dolce.

Il pepe rosa è una varietà di pepe le cui bacche vengono lasciate sulla pianta a maturare finché non passano dal verde al giallo e poi al rosso; a questo punto vengono colte e messe in commercio. Al pari del pepe bianco è considerato una spezia da intenditori aromatica e con un gusto morbido dalle sfumature complesse.

(fonte: Le Spezie che salvano la Vita. di Bharat B. Aggarwal - ed. Red!)
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Gaia Amantini

Studentessa al quarto anno di Grafica e Comunicazione presso l'Istituto Caboto di Chiavari - GE si occupa della Grafica on site e di quella off site del sito internet BioTigullio5Terre.it, di TigullioTrekking.it e di EuropaVerdeLiguria.it . Ama gli animali, la natura, lo sport e soprattutto i Motley Crue.

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